Introduzione
L’organizzazione riconosce e tutela i diritti del bambino e si impegna a garantire la sicurezza, la protezione e il benessere generale di tutti i minori coinvolti nelle sue attività, in conformità con la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia.
Questa politica si applica a tutti i minori che partecipano ai progetti, agli eventi e alle attività dell’organizzazione e stabilisce valori condivisi, principi etici, procedure operative, misure preventive e obblighi di formazione per tutto il personale e i collaboratori.
In particolare, questa politica si applica a:
- Dipendenti;
- Appaltatori e collaboratori esterni;
- Volontari e tirocinanti;
- Organizzazioni partner e terzi coinvolti in attività istituzionali.
L’organizzazione riconosce lo sport, l’educazione e la cultura come strumenti essenziali per lo sviluppo psicosociale dei minori e considera la salvaguardia dei bambini una priorità non negoziabile e trasversale.
Chi è un “bambino”
In conformità con l’articolo 1 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia, un “bambino” è definito come: “ogni essere umano di età inferiore ai 18 anni, a meno che, in base alla legge applicabile al bambino, la maggiore età sia raggiunta prima“.
Questa politica si applica a tutti i bambini senza alcuna forma di discriminazione basata su razza, genere, orientamento sessuale, identità di genere, lingua, religione, opinione politica, origine nazionale o sociale, disabilità, condizione economica o qualsiasi altra condizione.
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1. Definizione di violenza e abuso
La violenza contro i bambini include, ma non è limitata a:
- Abuso fisico: colpire, bruciare, annegare, soffocare o altrimenti danneggiare fisicamente un bambino, inclusa la sindrome di Münchhausen per procura;
- Abuso emotivo: umiliazione, isolamento, svilimento o aspettative inappropriate per l’età;
- Abuso sessuale: qualsiasi attività sessuale che coinvolga un bambino, con o senza contatto fisico, inclusa l’esposizione a contenuti sessuali;
- Negligenza: mancata soddisfazione dei bisogni fisici o psicologici di base di un bambino;
- Bullismo: atti ripetuti di aggressione fisica, verbale o psicologica;
- Sfruttamento sessuale a fini commerciali: servizi sessuali in cambio di beni, denaro o favori;
- Pornografia infantile: creazione, possesso o distribuzione di immagini o video sessualizzati che coinvolgono bambini;
- Sfruttamento a fini commerciali: coinvolgimento di bambini in attività lavorative o economiche dannose per la loro salute, sicurezza o sviluppo.
2. Rischi potenziali
Forte Chance ETS ha implementato una Politica di tutela dei minori per prevenire i seguenti rischi potenziali:
Mancanza di Supervisione: I bambini potrebbero essere lasciati senza sorveglianza durante le lezioni o altri eventi, aumentando il rischio di incidenti o interazioni inappropriate.
Personale Non Verificato/Non Formato: Senza adeguate procedure di reclutamento e formazione sulla protezione dei minori, gli adulti potrebbero involontariamente esporre i bambini a situazioni non sicure o non riconoscere i segnali di pericolo.
Contatto Fisico Inappropriato: L’interazione fisica durante le lezioni e altri eventi potrebbe oltrepassare i limiti se non adeguatamente guidata, specialmente in assenza di codici di condotta chiari.
Bullismo o Esclusione tra Pari: Senza protocolli anti-bullismo, i bambini potrebbero subire isolamento sociale, abusi verbali o esclusione da parte dei coetanei nella propria classe o in altri ambienti scolastici.
Pressione Eccessiva per la Performance: Aspettative eccessive da parte di insegnanti, educatori o genitori possono causare stress, ansia o perdita di motivazione.
Rischi della Comunicazione Digitale: L’uso non regolamentato di social media o app di messaggistica tra adulti e minori può portare a confini sfumati e potenziale sfruttamento; tra coetanei, può amplificare il rischio di Bullismo o Esclusione tra Pari.
Ambienti Fisici Non Sicuri: Strutture scarsamente mantenute, mancanza di misure di sicurezza o sovraffollamento possono causare lesioni fisiche o disagio emotivo.
Meccanismi di Segnalazione Poco Chiari: Se i bambini o i testimoni non sanno come segnalare le preoccupazioni in modo sicuro, situazioni dannose potrebbero passare inosservate o non essere affrontate.
3. Politiche e impegno organizzativo
Nella fase di reclutamento e coinvolgimento di personale e collaboratori, l’organizzazione valuterà:
- Motivazione a lavorare con i bambini;
- Impegno a tutelare i diritti dell’infanzia;
- Valori etici quali onestà, affidabilità, non discriminazione e integrità.
L’organizzazione si impegna a:
- Consapevolezza: garantire che tutto il personale sia formato nell’identificazione di abusi, negligenza e sfruttamento;
- Prevenzione: stabilire ambienti sicuri per i bambini e pratiche inclusive in risposta a tutti i rischi sopra menzionati;
- Segnalazione: implementare procedure di segnalazione chiare e accessibili;
- Risposta: intraprendere azioni rapide e appropriate in caso di preoccupazione o incidente.
4. Personale e strutture coinvolti
- L’organizzazione può coinvolgere professionisti qualificati (ad esempio, educatori, psicologi, formatori) nel suo quadro di salvaguardia;
- Sarà formalmente nominato un Responsabile della Tutela dei Minori;
- Le sedi locali o le strutture operative (ove applicabile) contribuiranno alla supervisione e al monitoraggio;
- La collaborazione con istituzioni esterne e comunità è incoraggiata per migliorare la prevenzione.
5. Procedure operative
5.1 RECLUTAMENTO
- Verifica delle referenze, idealmente da precedenti supervisori;
- Colloqui che includano specifiche domande sulla salvaguardia;
- Inserimento di clausole di salvaguardia nei contratti e nelle descrizioni delle mansioni.
5.2 STRUTTURE
- Valutazioni di sicurezza e conformità con le normative legali e sanitarie;
- Chiara esposizione delle procedure di salvaguardia e dei referenti;
- Pubblicazione di questa politica sul sito web dell’organizzazione e nelle sedi fisiche.
5.3 CONDOTTA PROIBITA
- Contatto fisico inappropriato;
- Relazioni personali non autorizzate con minori;
- Commenti sessuali o allusivi;
- Condivisione di dettagli di contatto personali;
- Utilizzo o diffusione di pornografia infantile.
Qualsiasi comportamento dannoso nei confronti dei minori deve essere immediatamente segnalato e affrontato in conformità con le leggi applicabili e le procedure interne dell’organizzazione.
5.4 RESPONSABILITÀ E MONITORAGGIO
L’organizzazione si impegna a:
- Distribuire regolarmente valutazioni o sondaggi interni per valutare l’attuazione della politica;
- Monitorare e rivedere le procedure di salvaguardia e la loro efficacia;
- Fornire formazione continua sia al personale nuovo che a quello esistente;
- Implementare meccanismi di supervisione per il personale che lavora con i minori.
6. Responsabile della Tutela dei Minori (Child Safeguarding Officer)
Nominativo:
ALESSIA FARAVELLI
Informazioni di contatto:
Email: cso@fortechance.it
La Responsabile della Tutela dei Minori è responsabile della ricezione e della gestione delle segnalazioni, del coordinamento delle iniziative di formazione, del monitoraggio dell’efficacia della politica e del collegamento con le autorità competenti, se necessario.
Scarica il modello organizzativo e di gestione dell’attività di Forte Chance ETS – MOG
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Torino, 24 aprile 2025
Il Presidente, Giampiero Uslenghi