A meno che non viviamo da soli sul cucuzzolo di una montagna in una casetta stile fiaba, nella vita di tutti i giorni incontriamo e viviamo insieme ad altre persone. E quando si convive con gli altri, l’arte del compromesso diventa condizione indispensabile.
Molto spesso pensiamo al compromesso come necessità in ambito lavorativo o quando dobbiamo affrontare qualche trattativa di varia natura nella nostra vita privata.
Ma non è così.
Nella vita si fanno compromessi in continuazione.
Con gli amici, con i partner, con i parenti, con i conoscenti, ci troviamo sempre nella necessità di fare compromessi per poter andare avanti.
E in cosa consiste l’arte del compromesso? Nella negoziazione.
Ma mentre nella vita privata possiamo anche scegliere di non negoziare e tirare sempre avanti a testa bassa incuranti di tutti gli altri (scelta che, di norma, conduce all’isolamento), nella vita lavorativa il discorso si complica.
Quando ci troviamo sul luogo di lavoro non possiamo pensare di fare “solamente quello che vogliamo” o di farlo esclusivamente come pensiamo sia meglio. Dobbiamo tenere conto di diverse necessità: dell’azienda, dei clienti, dei fornitori, dei colleghi. Tempistiche e idee differenti. E non è facile, per niente.
Dobbiamo negoziare; un po’ per sopravvivere, un po’ per continuare ad avere un posto di lavoro.
Certo, alcuni di noi sono naturalmente portati per questo tipo di attività ma la maggior parte deve cercare di imparare (e di impegnarsi) per raggiungere i risultati sperati.
E poi, chi lo dice che la negoziazione debba rappresentare sempre uno sforzo?
Se impariamo l’arte della negoziazione viviamo meglio noi e facciamo vivere meglio anche gli altri, che ci ricambieranno con rispetto e collaborazione.
E collaborare è l’unica strada per raggiungere appunto l’obiettivo comune.
Come dice quel proverbio africano?
Se vuoi andare veloce, corri da solo. Se vuoi arrivare lontano, corri insieme a qualcuno.
MM
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